Riconoscimento dello Stato di Palestina: senza LFI, la sinistra chiede a Emmanuel Macron di "portare a termine il processo"

Il riconoscimento della Palestina deve essere accompagnato dalla "capacità giuridica" del Paese, da aiuti umanitari "massicci" e da sanzioni contro Israele, insistono diversi leader di sinistra.
Di Le Parisien con AFPUn appello congiunto per un'azione decisa. I leader dei partiti socialista, verde e comunista hanno chiesto a Emmanuel Macron, in una lettera resa pubblica lunedì, di "portare avanti" il processo di riconoscimento della Palestina , concedendole "capacità giuridica" e aiuti umanitari "massicci", sanzionando al contempo Israele.
La decisione di riconoscere lo Stato di Palestina deve "essere solo un primo passo", scrivono in una lettera datata domenica Olivier Faure (PS), Marine Tondelier (degli Ecologisti) e Fabien Roussel (PCF), promotori di questa iniziativa.
I tre funzionari hanno chiesto al presidente francese di "agire immediatamente per garantire che lo Stato di Palestina (...) goda di tutti i diritti riconosciuti agli stati membri delle Nazioni Unite", tra cui la capacità internazionale e la "protezione giuridica".
Esortano inoltre Emmanuel Macron a rispondere a "due emergenze", attraverso "massicci aiuti umanitari" alla popolazione di Gaza "martirizzata" e affamata, e rivolgendo ai partner della Francia "la richiesta di sanzioni contro il governo israeliano, in particolare la sospensione dell'accordo di associazione" tra Israele e Unione Europea, "finché non verrà rispettato il diritto internazionale". "Agite prima che sia troppo tardi", esortano questi partiti di sinistra.
Con un'iniziativa simile, cinque sindacati (CFDT, CGT, Unsa, Solidaires, FSU) hanno "accolti con favore" in una lettera aperta inviata lunedì la decisione del presidente francese di riconoscere lo Stato di Palestina, e lo hanno invitato ad andare oltre i "discorsi incantatori".
Annunciato per settembre, questo riconoscimento dovrebbe avvenire "senza indugio, mentre la Palestina sta scomparendo sotto i nostri occhi", scrivono nel preambolo i dirigenti sindacali, tra cui Marylise Léon (CFDT) e Sophie Binet (CGT).
"L'inazione politica si è protratta per troppo tempo. È necessario imporre un cessate il fuoco immediato e ripristinare gli aiuti umanitari professionali. Solo le sanzioni possono porre fine alla corsa mortale e precipitosa del governo di Benjamin Netanyahu", ritengono i firmatari della lettera.
In seguito all'annuncio del presidente francese di giovedì, che riconoscerà formalmente lo Stato palestinese a settembre, lunedì e martedì si terrà una conferenza internazionale presso le Nazioni Unite . Co-presieduta da Parigi e Riad, la conferenza mira in particolare a convincere le maggiori potenze ad aderire alla posizione francese.
Le Parisien